Le spiagge del Sinis sono tra le più belle dell’isola. La loro varietà e la loro vicinanza reciproca ne fanno un ecosistema unico, vario e piacevole.
Partendo da sud si inizia da capo San Marco, posto all’estremo sud della penisola del Sinis. Oltre alle rovine della città fenicio punica di Tharros, abitata fino all’anno 1.000 d.C. è possibile ammirare una torre catalano-aragonese e la chiesa di San Giovanni di Sinis una tra le più antiche dell’isola.
La località balneare di San Giovanni, alle pendici del capo, offre spiagge bianche sabbiose e acque con colori dal turchese al blu cobalto. La passeggiata dalle rovine al faro di Capo San Marco è spettacolare; discese a picco sul mare tra tombe fenice scavate nella scogliera e vegetazione spontanea tutto intorno ne fanno un panorama fortemente romantico.
Dal faro di Capo San Marco si raggiunge la spiaggia della Caletta, riparata da maestrale, è molto frequentata dalle imbarcazioni del vicino porticciolo turistico di Torre Grande.
Proseguendo verso nord si incontra la località di Funtana Meira. La borgata marina è un informe ammasso di case costruite senza una pianificazione organica. Il mare presenta piccole insenature sabbiose dove è possibile ritagliarsi uno spazio privato per la maggior parte dell’estate.
Proseguendo verso l’istmo di Seo si attraversa una picola oasi del wwf dove si può passeggiare tra la vegetazione spontanea e raggiungere la spiaggia di Maimoni, sempre poco frequentata, anche nei mesi di massimo affollamento.
Poco più a nord si trova la località di Is Arutas, la spiaggia detta dei chicchi di riso. Il nome deriva dai granelli che costituisono la spiaggia, questi infatti sono grani di quarzo bianchissimo che rendono la spiaggia veramente unica. La spiaggia è protetta, non si può camminare con le scarpe indosso, perché si aporterebbe la sabbia, non si può fumare.
Proseguendo poco più a nord si incontra la spiaggia di Mari Ermi, qui la sabbia è ancora composta in gran parte da grani di quarzo, misti occasionalmente a sabbia, il piccolo sistema lagunare alle spalle della spiaggia le conferisce un sapore ancora più unico.
La costa prosegue con il piccolo approdo di Porto Suedda e poi si fa scogliera, le bianche scogliere di Su Tingiosu portano alla spiaggia di Sanea Scoada, sabbia bianchissima e acqua turchese. Tra le altre attrattive la scuola di surf da onda e kite surf, Is Benas surf school.
Oltre Sanea Scoada si trova Putzu Idu, lunga spiaggia bianca con il fondale che decresce molto dolcemente, rendendola apprezzata da famiglie con bambini. Putzu idu è tra le borgate marine più attrezzate, è possibile affittare gommoni e windsurf, ci si può imbarcare per l’isola di Maldiventre o si può visitare l’allegra boutique di Momo, che offre magliette e abbigliamento di ispirazione locale.
A Putzu Idu sono anche presenti ristoranti e molti chioschi sul mare, da non perdere quello di Fatima e Daniele, riconoscibile dai disegni di Keith Haring che lo decorano.
Da Putzu Idu
Oltre Putzu Idu si trova il Capo Mannu. Meta di surfisti da tutta Europa è anche una spettacolare passeggiata da fare preferibilmente al tramonto, il giro del capo porta a due torri catalano aragonesi, la prima è in buono stato di conservazione ed è possibile salirvi, dalla seconda, ormai ridotta a rudere, nei giorni di buona visibilità si gode di un panorama eccezionale.
Oltre il capo si trova la spiaggia di Sa Mesa Longa (in sardo la tavola lunga) il nome deriva dal lungo scoglio piatto che la protegge e la fa sembrare una laguna anche con il mare poco mosso.
Proseguendo oltre l’isolotto della tonnara si trova la spiaggia di Sa Rocca Tunda, una bella spiaggia che guarda a maestrale e offre colori cristallini e sabbia bianca, mai troppo affollata.
Oltre Sa Rocca Tunda si trova la spiaggia di Is Arenas, 5 km di arenile profondo che garantiscono la riservatezza anche nei giorni di massimo affollamento. La sua lunghezza e la sua profondità le danno un sapore quasi da spiaggia oceanica, molto bella con il mare calmo, è l’unica spiaggia veramente pericolosa con il mare mosso.
La fine della penisola del Sinis si incontra nella località di S’Archittu. Qui il tempo ed il mare hanno scavato nella bianca roccia di calcare un arco naturale alto 8 metri. La baia di fronte all’arco con la sua piccola spiaggia bianca è una delle viste più incantevoli di questa parte di Sardegna.
S’archittu offre anche chioschi, bar e ristoranti.
Ultima tappa delle spiagge a poca distanza dall’hotel Lucrezia è Santa Caterina. Una piccola spiaggia sabbiosa ed un arenile misto di ciottoli sono incorniciati dalla splendida baia.
All’uscita della borgata sulla sinistra si trova Su Riu De Sa Ide. Una camminata di 5 minuti porta ad una piscina naturale dalle pareti di calcare e dal fondale chiarissimo. Uno spettacolo imperdibile.
Torregrande
È la borgata marina principale della città di Oristano. Un lungo arenile sabbioso contornato da una lunga passeggiata pedonale. È molto frequentata e offre chioschi, bar e ristoranti. Le notti d’estate per chi ama fare tardi frequenti dj set nei chioschi in riva al mare all’estremità destra della borgata.
Torregrande offre un porticciolo turistico con 400 posti barca, è possibile imbarcarsi con le barche dei pescatori e provare una giornata di pesca turismo.